Tour Bretagna e Normandia

  • 1° giorno: sede - Parigi aeroporto - Rouen - Caen

    Incontro con i partecipanti presso l’aeroporto più vicino alla propria città. Arrivo a Parigi e partenza per Rouen, arrivo e visita alla Cattedrale. Proseguimento per Caen e sistemazione in hotel, cena e pernottamento

     

    2° giorno: Bayeux - Mont Saint Michel - Saint Malo

    Prima colazione in hotel e partenza per Bayeux e visita al museo dell’arazzo della Regina Matilde. L’arazzo di Bayeux, noto anche con il nome di arazzo della regina Matilde, ed anticamente come Telle du Conquest, non è a dispetto del nome corrente un vero e proprio arazzo, bensì un tessuto ricamato, realizzato in Normandia o in Inghilterra nella seconda metà dell’XI secolo, che descrive per immagini gli avvenimenti-chiave relativi alla conquista normanna dell’Inghilterra del 1066, come la battaglia di Hastings; circa la metà delle immagini rappresenta inoltre fatti precedenti l’invasione stessa. Benché favorevole a Guglielmo il Conquistatore al punto da essere considerato talvolta un’opera di propaganda, l’arazzo di Bayeux ha un valore documentario inestimabile per la conoscenza della Normandia e dell’Inghilterra dell’XI secolo. Nel 2007 l’UNESCO lo ha inserito nell’elenco delle memorie del mondo. L’arazzo di Bayeux è costituito dalla giustapposizione di nove pezze di lino di lunghezza compresa tra 13,90 e 2,43 metri e larghe circa 50 centimetri, ricamate con filo di lana in nove tinte naturali, il tutto per una lunghezza complessiva di 68,30 metri. La sua impostazione grafica, articolata in azioni concatenate che vedono in scena un totale di 126 personaggi diversi, consente ad alcuni di vedervi l’antenato del fumetto. Ogni scena è corredata di un breve commento in lingua latina. In totale 1515 soggetti forniscono una miniera di informazioni visive sull’XI secolo: per la storia navale, ad esempio, si apprende dalla forma delle vele che le navi utilizzate erano di tipo vichingo; che le armi usate da ambo le parti erano di origine scandinava; per l’araldica si registra il primo uso in battaglia di insegne allo scopo di distinguere amico da nemico. Pranzo in ristorante.
    Proseguimento quindi per Mont Saint Michel e visita del  celebre e unico complesso monastico e storica meta di pellegrinaggi, famoso anche per il fenomeno della marea che si ritira per ben 17 chilometri e che, in fase crescente, avanza a grande velocità.
    E’ un isolotto granitico, alto circa 80 metri, con una circonferenza di 900 metri. Il Monte sorge in mezzo a un’immensa distesa di sabbia. Qua e là, ci sono dei banchi di «sabbie mobili», dove l’incauto visitatore è meglio che non si avventuri: può essere pericoloso. Ci sono altri pericoli: le forti correnti nella baia, e le maree che hanno un’ampiezza straordinaria. Il mare, a volte, si ritira di ben 17 chilometri dalla costa. Una diga lunga quasi 2 chilometri unisce l’isolotto alla terraferma. E’ al riparo dalle acque, ma capita che venga sommersa dall’alta marea e sopra di essa corre una strada. Nel Settecento, l’abbazia venne trasformata in prigione, e lo restò fino al 1874. Vi furono rinchiusi, nel 1800, alcuni detenuti politici illustri, come Barbès, Blanqui e Raspail. Dal 1966 è stata restituita ai monaci. Le origini di Mont St. Michel   risalgono all’inizio dell’ VIII secolo. Si racconta che l’Arcangelo Michele apparve ad Aubert, vescovo di Avranches, il quale, per commemorare la visione, fece costruire un oratorio al posto di un’abbazia carolingia, sulla cima dell’isolotto granitico che allora si chiamava Mont Tombe. Ormai consacrato all’arcangelo, il monte vide succedersi, fino al XVI secolo, degli edifici romanici e gotici, sempre più splendidi. La costruzione dell’Abbazia fu una vera e propria impresa. Non solo si dovettero trasportare immensi, pesantissimi blocchi di granito, ma anche e soprattutto lavorare in condizioni difficilissime, in uno spazio ristretto, con forti pendenze. Le fatiche dei costruttori, ad ogni modo, furono ricompensate. Ben fortificata, l’abbazia resistette a tutti gli assalti, nessuno riuscì mai ad espugnarla, al termine della visita trasferimento a Saint Malo e sistemazione in hotel cena e pernottamento.

     

    3° giorno: Saint Malo - Calvaires - Brest

    Prima colazione in hotel e al mattino visita della “Città dei Pirati”. Pranzo in ristorante. Nel primo pomeriggio partenza per la Costa di Granito Rosa e i Calvari bretoni a St. Thegonnec, Guimiliau e Landavisau. I complessi parrocchiali sono una curiosità artistica, architettonica, religiosa e culturale specifica della Bretagna  Occidentale, e più particolarmente della provincia del Finistere. Il complesso al centro del quale si trova il cimitero, è generalmente formato da una porta trionfale, una chiesa o cappella, un ossario e un Calvario, cioè un monumento con figure di pietra scolpita che evocano la Passione di Cristo).
    Gli “enclos paroissiaux” hanno cominciato a essere costruiti a partire dall’epoca rinascimentale (XVI e XVII secolo), e sono tanto più interessanti in quanto esisteva tra i villaggi e le cittadine una specie di emulazione che invitava a costruire edifici sempre più belli. Le porte trionfali simboleggiano l’ingresso dei defunti nell’ eternità.  I calvari hanno significati diversi: alcuni furono eretti, per esempio, per scongiurare l’epidemia di peste del 1598, altri, più  tardi, per rendere grazie della fine della peste. Avevano anche una funzione pedagogica: le raffigurazioni della Passione servivano ai sacerdoti per illustrare il catechismo. I calvari, in fin dei conti, sono i «successori» più moderni dei  menhir preistorici e delle semplici croci erette lungo le strade bretoni.
    In serata arrivo a Brest, sistemazione in hotel cena e pernottamento

     

    4° giorno: Finisterre - Locronan - Quimper

    Prima colazione in hotel e partenza per il Finisterre e visita a Douarnenez e a Point du Raz. Douarnenez è un porto peschereccio, centro della sardina per eccellenza, e conserva un fascino difficilmente rintracciabile in altri villaggi della Bretagna. I suoi abitanti venivano chiamati penn sardin, ovvero testa di sardina e tutta la vita della città era imperniata sulla lavorazione e inscatolamento dei pescetti. Per capire il fascino di questo posto occorre muoversi fra i vecchi vicoli della città che gravitano intorno al porto di Rosmeur. Qui la popolazione viveva solo di pesca e spesso le condizioni erano degradate: qui si respira ancora l’odore di sardine. Luogo d’eccezione che attira ogni anno un gran numero di visitatori, la Pointe du Raz è la punta più occidentale di Francia. Tra ripide scogliere e mare di smeraldo, la punta offre una meravigliosa vista sull’Île de Sein e, quando il tempo è sereno, sul faro di Ar Men.
    Il punto panoramico per eccellenza! Bella e selvaggia, classificata come Grand site national (importante sito nazionale) di Francia, la Pointe du Raz si innalza a circa 70 metri di altezza. Scolpita dal mare, battuta dai venti, per la sua magnificenza la Pointe vale da sola una visita alla regione. Di fronte ad essa si staglia il faro quadrato dell’Île de la Vieille. Acceso nel 1887, il faro fu automatizzato nel 1995; fino ad allora, intrepidi guardiani si succedevano in condizioni climatiche spesso difficili, tappa  quindi al tipico villaggio di Locronan. Ci sono splendidi motivi per cui Locronan è stata ammessa nell’esclusivo club delle “Petites Cités de Caractère” (Piccole città di interesse architettonico) e dei “Più bei paesi di Francia”. Ve ne accorgerete subito scoprendo, a piedi, le magnifiche dimore che circondano la bella piazza centrale e il suo pozzo. Eleganti dimore dagli abbaini scolpiti contornano la piazza. La chiesa di Saint-Ronan e la chapelle du Pénity, affiancate, formano un’unica facciata, senza confondere i loro gargoyles. Nella navata, il pulpito e la vetrata principale ripercorrono numerosi episodi religiosi. Le vie circostanti sono anch’esse orlate da costruzioni affascinanti. Per preservare l’autenticità del centro storico, le automobili non sono ammesse e i negozi sfoggiano insegne tradizionali. Tra questi troviamo alcune panetterie che sfornano squisiti kouign-Amann, dolci tipici della gastronomia bretone. Pranzo in ristorante. Proseguimento per Quimper, arrivo in hotel, cena e pernottamento.

     

    5° giorno: Quimper - Carnac - Angers

    Prima colazione in hotel e visita della città di Quimper, proseguimento passando per Concarneau, Carnac, dove si possono vedere i Menhir allineati nei campi e Vannes. Grande porto di pesca di fronte all’Éternel, Concarneau non offre soltanto l’attrattiva della sua asta del pesce e delle sue spiagge; essa racchiude infatti una superba “”cittadella””, sfortunatamente sempre meno in grado di trasportare il visitatore nel suo XVII secolo. Le infilate di megaliti hanno fatto di Carnac il simbolo della preistoria, alla stregua di Stonhenge in Gran Bretagna. È a Vannes che nel 1532 fu proclamata “l’unione perpetua della regione e ducato di Bretagna al regno e alla corona di Francia”. Ciò indica chiaramente l’importanza che rivestiva un tempo la città, la cui vecchia parte medioevale ha conservato il vivo ricordo. Pranzo in ristorante. Arrivo nel tardo pomeriggio ad Angers, sistemazione in hotel cena e pernottamento.

     

    6° giorno: Angers - Chartres

    Prima colazione in hotel, al mattino visita della città degli Angiò e al Museo degli Arazzi, città natale dei Plantageneti, fiorente centro rinascimentale, Angers accoglie le immense mura della fortezza medievale di Renato d’Angiò e lo straordinario arazzo dell’Apocalisse… Ma conta anche un numero eccezionale di parchi e giardini! Eretta dal 1231 per volere di Bianca di Castiglia, madre e reggente di san Luigi, la fortezza costituisce uno splendido esempio di architettura feudale, con una superficie di 25.000 m2 delimitata da bastioni, circondati da fossati o a strapiombo su una falesia, collegati da 17 torri. Ospitato in una galleria appositamente progettata, il celeberrimo arazzo dell’Apocalisse è il più antico manufatto di queste dimensioni pervenutoci, dopo quello di Bayeux.  L’arazzo dell’Apocalisse fu probabilmente eseguito tra il 1373 e il 1383. Lungo originariamente 133 metri e alto 6, era composto da 6 pezzi di dimensioni uguali, comprendenti ciascuno 14 quadri su due livelli. In testa ad ogni pezzo, un grande personaggio seduto sotto un baldacchino invita alla contemplazione delle scene che si leggono da sinistra a destra e dall’alto in basso. L’arazzo interpreta l’ultimo libro del Nuovo Testamento, l’Apocalisse, proseguimento quindi per Chartres e visita alla celebre Cattedrale. I grandi pellegrinaggi che vi giungono da 800 anni dispongono di un ampio deambulatorio e di un immenso transetto. Le due alte guglie e il portale Reale ( portail royal) compongono un insieme tra i più belli dell’arte sacra francese. La salita alle zone superiori (195 scalini) dà accesso a un mondo popolato da gargouille (doccioni zoomorfi) e chimere. Le favolose vetrate dei sec. XII e XIII, unitamente a quelle di Bourges, costituiscono la più importante collezione di Francia. Arrivo in hotel a Chartres, cena e pernottamento.

     

    7° giorno: Chartres - Parigi aeroporto - sede

    Prima colazione in hotel e trasferimento all’aeroporto di Parigi e partenza per il rientro in sede in serata. Fine dei servizi.

    • Volo andata/ritorno dai maggiori aeroporti italiani, comprensivo di tasse aeroportuali
    • Bus GT per tutta la durata del soggiorno come da itinerario a disposizione del gruppo secondo norme di legge, pedaggi autostradali, parcheggi e ztl necessari allo svolgimento del tour come da programma
    • Vitto e alloggio autista in camera singola/doppia (su richiesta preventivo con 2° autista)
    • Sistemazione in Hotel 3*/4*, in camera doppia con servizi privati
    • Trattamento di pensione completa
    • Bevande ai pasti 1/2 minerale + 1/4 di vino
    • Visita guidata come da programma
    • Assicurazione medico/bagaglio/responsabilità civile
    • Tassa di soggiorno ove richiesta da pagare in loco
    • Ingressi a monumenti/musei se non diversamente specificato
    • Visite guidate ove non previsto nella quota include
    • Extra di carattere personale
    • Quanto non espressamente indicato ne “la quota include”

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